Decreto Caivano: Implicazioni sull’Istruzione Parentale

Negli ambienti dell’educazione e soprattutto dell’istruzione parentale si sta facendo largo l’idea che il decreto di recente approvazione sulle questioni della criminalità minorile, del disagio giovanile, della povertà educativa nonché dei problemi connessi alla mancanza di sicurezza nel digitale, possa tradursi in un tentativo di limitazione del diritto all’istruzione parentale.

Il Decreto Caivano: Origini e Impatto

Faccio specifico riferimento al Decreto 123/2023 con modifiche intervenute in novembre che ha inasprito le pene per minori e famiglie e ha introdotto nuovi strumenti giuridici per tutti gli argomenti appena accennati: per capirci, stiamo parlando del cosiddetto “Decreto Caivano” così chiamato per i fatti di cronaca nera collegati al comune campano e che tanto clamore hanno suscitato per crudeltà e significatività per la condizione dei minori.

Riflessioni sul Decreto: Limitazione del Diritto all’Istruzione Parentale?

Mi permetto di affermare che il Decreto non è, a mio giudizio, uno strumento impiegato indirettamente per arrivare all’istruzione parentale e nemmeno veramente ne tratterebbe perché il bersaglio vero dell’intervento del legislatore è occuparsi di quel complesso di malaffare che si sostanzia in uno strano mix di genitori distratti o non presenti e minori lasciati a loro stessi che in via diretta o virtuale vengono reclutati, a vario titolo, dalla malavita o semplicemente si mettono in testa le classiche idee balzane.

Implicazioni Giuridiche e Penalistiche

Quello che preoccupa però è l’introduzione dell’art 570 ter del Codice Penale che inasprisce le pene per le famiglie che non si occupano o cercano di eludere l’istruzione obbligatoria per i minori in età da 6 a 16 anni. Le pene arriverebbero nel caso peggiore anche a due anni di reclusione.

Approccio all’Istruzione Parentale e Rispetto della Legge

Il motivo per cui non credo che il target non siamo noi genitori semplicemente impegnati sul fronte dell’istruzione parentale sta proprio nel fatto che il percorso di approvazione di questa forma di istruzione è chiarito e ormai rodato da anni di esperienza e quello che ci viene richiesto è solo dimostrare che abbiamo fatto correttamente tutto ciò che serve per aderire a questo iter per come ci è stato presentato.

Invito alla Riflessione Critica e All’Approfondimento

Come tutte le questioni burocratiche del nostro Paese, può sembrare tutto difficile ma non lo è veramente ed è molto importante che semplicemente ci atteniamo ad una procedura che ci può essere presentata sia dai siti web più affermati in materia che dagli stessi istituti con cui siamo necessariamente in contatto per presentare la dichiarazione di istruzione parentale. Comprendo che i media danno una coloritura sempre fosca di tutto quello che comunicano ma invito a non prendere troppo sul serio né loro né le presentazioni sensazionalistiche e di andare direttamente a collegare le informazioni in modo da realizzare un quadro più adeguato di quanto sta accadendo. Si perde certamente più tempo ma è anche ormai un compito ineludibile per chi vuole vivere con consapevolezza.

Francesco Bernabei

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Francesco Bernabei

Francesco Bernabei si occupa di sviluppo sociale con lo specifico scopo di avviare e partecipare a processi per la prima ideazione e la promozione di idee, pratiche e percorsi di interesse collettivo. In passato ha collaborato a processi che hanno riguardato l’obiezione di coscienza e il servizio civile, la finanza etica, l’economia, l’europeismo, la responsabilità d’impresa. Attualmente è impegnato nel contesto dell’educazione e dell’istruzione parentale, del diritto naturale e delle pratiche per il migliore utilizzo delle risorse ambientali.

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